Ultimo aggiornamento 31/10/2018 12:26
Mar 15, 2017 Giovanni Gentile EDU-Action - News, EDU-Action - Sintomi e diagnosi, News, Questioni pratiche - Diagnosi 0
E’ possibile stimare il rischio di malattia di Parkinson via web? A porsi questa domanda sono i ricercatori britannici che hanno sviluppato un algoritmo (PREDICT-PD) per individuare e valutare gli indicatori di rischio della malattia di Parkinson. Uno studio ha quindi verificare se PREDIC-PD è in grado di individuare variazioni di incidenza nel numero dei casi di malattia nella popolazione inglese.
I ricercatori hanno reclutato 1323 volontari tra i 60 e gli 80 anni, tutti senza diagnosi di malattia di Parkinson, e hanno chiesto loro di effettuare, in un sito web, una serie di misurazioni, reiterate annualmente in un follow-up della durata di 3 anni.
Queste misure andavano si riferivano a condizioni già ritenute a rischio dalla letteratura scientifica, tra cui depressione, e alterazioni del sonno REM. I partecipanti, sia in prima che in ultima valutazione, hanno effettuato anche il University of Pennsylvania Smell Identification Test (UPSIT ) – uno dei più accreditati e affidabili test per la misurazione delle capacità olfattive – e un prelievo di saliva per l’analisi delle mutazioni dei genotipi LRRK2 e GBA . La valutazione annuale inoltre includeva un test di “finger tapping” su tastiera per la valutazione della coordinazione motoria e della bradicinesia, e delle domande specifiche sullo stato di salute e sulla eventuale comparsa di malattie e quindi nuove diagnosi.
Alla fine dello studio 846 partecipanti hanno completato il follow-up, e le analisi hanno mostrato che i soggetti identificati “ad alto rischio” dall’algoritmo avevano punteggi significativamente peggiori ai test per l’odore, e per la valutazione del sonno REM.
Durante il primo anno di studio, tre soggetti del gruppo “ad alto rischio” hanno ricevuto diagnosi di Parkinson, un solo soggetto ad alto rischio è stato diagnosticato al secondo anno, mentre al terzo tre nuove diagnosi sono state effettuate per tre soggetti che alla baseline erano stati classificati come “rischio medio”. Infine l’incidenza (numero di casi per anno) per il gruppo “ad alto rischio” è risultata essere maggiore con PREDIC-PD rispetto all’incidenza generale, che non risultava dissimile (0,2%) da quello che gli studi epidemiologici mediamente stimano.
I ricercatori concludono che il risultato è incoraggiante poiché mostra una certa coerenza dell’algoritmo via web nel classificare situazioni ad alto rischio, tuttavia è da intendersi che PREDICT-PD non effettua diagnosi precoce, ma si limita a valutare l’entità del rischio di poter sviluppare malattia di Parkinson, e pone inoltre il vantaggio di essere uno strumento web-based, che permetterà uno screening più facile della popolazione.
Fonte
PREDICT-PD: an online approach to prospectively identify risk indicators of Parkinson’s disease. Mov Disord. 2017 Feb;32(2):219-226. doi: 10.1002/mds.26898. Epub 2017 Jan 16.
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